ROMA - Quirinale
QUIRINALE – Anno 2013/2014
Dialogo tra antico e moderno
La prima volta entrate nell'appartamento, disabitato da tempo e con un problema strutturale risolto in modo invasivo, gli architetti hanno subito capito che la chiave di lettura per dare una svolta all'appartamento doveva essere dare risalto al living e all'ingresso, ambienti svantaggiati per l'assenza di superficie aeroilluminante.
Con un presupposto come questo ed un committente molto disponibile a nuove interpretazioni degli ambienti , si è intrapreso un percorso volto alla ridistribuzione degli spazi e alla riqualificazione di materiali preesistenti. Le necessità erano quelle di creare un secondo bagno ed una cucina a servizio anche dello spazio esterno. L'appartamento presentava una struttura già molto caratterizzata dai soffitti a volta e dai pavimenti alla veneziana di ottima fattura e dai colori molto vivaci. La dove non è stato possibile conservare la pavimentazione è stato inserito un cemento dai toni neutri in assoluta armonia con il contesto.
I dipinti, le sculture di artisti emergenti e i mobili di antiquariato convivono creando scorci interessanti e del tutto personali, messi in risalto dalla neutralità del bianco assoluto delle pareti e da un'illuminazione d'effetto.
Gli elementi strutturali in ferro e vetro del living e la plasticità dell'ingresso sono stati posti in risalto da un gioco di volumetrie dei controsoffitti e dall'illuminazione al led con l'intento di caratterizzare i due ambienti più svantaggiati per l'assenza di luce.
Le pareti della cucina sono state spogliate dell'intonaco per mettere in risalto le tecniche costruttive del tempo di mattoni pieni e pietrame di diverse dimensioni.
Il recupero di arredi trovati sul posto quali il lavabo in marmo, la vasca da bagno in stile, i radiatori in ghisa e l'armadio turchese, sono stati restaurati, reinterpretati e riposizionati e la loro presenza crea un forte legame con il passato ed un continuo dialogo tra antico e moderno.
Dialogo tra antico e moderno
La prima volta entrate nell'appartamento, disabitato da tempo e con un problema strutturale risolto in modo invasivo, gli architetti hanno subito capito che la chiave di lettura per dare una svolta all'appartamento doveva essere dare risalto al living e all'ingresso, ambienti svantaggiati per l'assenza di superficie aeroilluminante.
Con un presupposto come questo ed un committente molto disponibile a nuove interpretazioni degli ambienti , si è intrapreso un percorso volto alla ridistribuzione degli spazi e alla riqualificazione di materiali preesistenti. Le necessità erano quelle di creare un secondo bagno ed una cucina a servizio anche dello spazio esterno. L'appartamento presentava una struttura già molto caratterizzata dai soffitti a volta e dai pavimenti alla veneziana di ottima fattura e dai colori molto vivaci. La dove non è stato possibile conservare la pavimentazione è stato inserito un cemento dai toni neutri in assoluta armonia con il contesto.
I dipinti, le sculture di artisti emergenti e i mobili di antiquariato convivono creando scorci interessanti e del tutto personali, messi in risalto dalla neutralità del bianco assoluto delle pareti e da un'illuminazione d'effetto.
Gli elementi strutturali in ferro e vetro del living e la plasticità dell'ingresso sono stati posti in risalto da un gioco di volumetrie dei controsoffitti e dall'illuminazione al led con l'intento di caratterizzare i due ambienti più svantaggiati per l'assenza di luce.
Le pareti della cucina sono state spogliate dell'intonaco per mettere in risalto le tecniche costruttive del tempo di mattoni pieni e pietrame di diverse dimensioni.
Il recupero di arredi trovati sul posto quali il lavabo in marmo, la vasca da bagno in stile, i radiatori in ghisa e l'armadio turchese, sono stati restaurati, reinterpretati e riposizionati e la loro presenza crea un forte legame con il passato ed un continuo dialogo tra antico e moderno.